La festa di Santa Lucia e la tradizione svedese dei Lussekatter
Ci siamo lasciati due mesi fa con una tazza di tè tra le mani e la prima zucca in forno; ci ritroviamo oggi, a pochi giorni dal Natale, a raccontare di un dolce che viene da lontano e profuma di magia
“Come passa veloce il tempo”. Quante volte hai ripetuto anche tu questa frase? Io ormai ho perso il conto, e ogni volta che la dico mi sento come quegli anziani che dicono “…ai miei tempi” e si lamentano per qualcosa che non va come dovrebbe.
Insomma, sono un’anziana brontolona, e ne frattempo ho lasciato passare due mesi dall’ultima volta che ti ho scritto e nemmeno me ne sono accorta; sembra ieri che sorseggiavo tè e infornavo la prima zucca e mi ritrovo - ora - a pensare al menù di Natale sfornando biscotti nemmeno fossi la Mulino Bianco (non sto scherzando, oggi devo preparare 100 biscotti pan di zenzero per il mercatino di una scuola media, completi di decorazione e sacchettino con nastro natalizio d’ordinanza).
Ma prima di buttarmi a capofitto tra farina, burro, zenzero e cannella voglio parlanti di un dolce che viene da lontano e che profuma di magia: oggi ti porto nel cuore della Scandinavia per scoprire una festa che unisce luce, tradizione e dolcezza: la celebrazione di Santa Lucia e i Lussekatter. Questa ricorrenza, profondamente radicata in Svezia e nei paesi del Nord Europa, è una meravigliosa occasione per vivere il calore delle tradizioni nordiche in una delle notti più buie dell'anno assaporando un dolce giallo come la luce.
La luce nel cuore dell'inverno: Santa Lucia in Svezia
Santa Lucia, protettrice della vista e patrona della luce, viene celebrata il 13 dicembre, giorno in cui, secondo il calendario giuliano, coincideva con il solstizio d'inverno e per questo considerato il giorno più buio - e più corto - dell’anno. La festa simboleggia la speranza e la promessa del ritorno della luce; le origini di questa celebrazione si intrecciano tra il culto cattolico della martire siciliana e le tradizioni precristiane nordiche legate alla luce e al rinnovamento.
In Svezia il culto di Santa Lucia è molto diffuso fin dal XVII secolo, e la celebrazione inizia all'alba. La processione principale è guidata da una ragazza scelta per impersonare Lucia, indossa una lunga tunica bianca (simbolo di purezza), una fascia rossa in vita (che richiama il martirio della Santa) e una corona di candele accese sul capo. Lucia è accompagnata da altre ragazze che portano candele in mano e da ragazzi chiamati "Star Boys" (stjärngossar), che indossano tuniche bianche e cappelli appuntiti decorati con stelle. Questo suggestivo corteo attraversa strade, scuole, chiese e case, illuminando il buio inverno svedese con canti angelici e candele tremolanti.
Ma Santa Lucia non è solo luce e canti: è anche generosità e gioia. Secondo la tradizione, nella notte del 12 dicembre Lucia visita le case dei bambini, lasciando doni e portando conforto, per ringraziare e ristorare la Santa i bambini sono soliti mettere sul davanzale della finestra un dolce, il Lussekatter, e un bicchiere di latte.
Lussekatter: il dolce svedese di Santa Lucia
Ogni celebrazione che si rispetti ha il suo simbolo gastronomico, e per Santa Lucia sono i Lussekatter, soffici panini allo zafferano a forma di "S" decorati con uvetta. Questi dolci, conosciuti anche come "gatti di Santa Lucia", non sono solo una delizia per il palato, ma un omaggio alla Santa protettrice della vista e portatrice di luce.
La forma e il significato
La caratteristica forma a spirale dei Lussekatter richiama il sole, simbolo di luce e rinascita, mentre l’aggiunta dello zafferano serve renderli luminosi come piccole fiammelle. Alcuni racconti popolari attribuiscono infatti ai Lussekatter anche una funzione protettiva contro gli spiriti maligni, grazie al loro colore dorato, che richiama la luce benefica e calda.
Un’altra leggenda attribuisce l'etimologia del nome a Lucifero e ai gatti. Secondo una credenza popolare tedesca, infatti, il diavolo con sembianze di un gatto spaventava i bambini e Gesù li proteggeva donando loro dolcetti che con il loro particolare colore luminoso avrebbero allontanato Lucifero.
La preparazione dei Lussekatter è un momento speciale che coinvolge tutta la famiglia. Il profumo dello zafferano si diffonde nelle case, creando un'atmosfera accogliente. Le mani impastano insieme farina, burro, zucchero e zafferano, dando forma a queste meraviglie dorate. I bambini spesso si divertono a decorare i dolci con l'uvetta, contribuendo al rito familiare con entusiasmo e creatività.
Ricetta tradizionale dei Lussekatter
Ecco gli ingredienti di base per preparare i 6 Lussekatter circa:
250g di farina di tipo 1
120ml di latte
100g di burro
50g di zucchero
5g di lievito di birra fresco
1 bustina di zafferano
1 uovo
uvetta per decorare
un pizzico di sale
Il procedimento, molto semplice ma carico di storia, permette di creare un dolce che racchiude tutta la magia di questa festa. Basta sciogliere il burro nel latte e aggiungere la bustina di zafferano. In una ciotola sbriciola il lievito di birra e aggiungi lo zucchero, quando il composto di latte burro e zafferano sarà tiepido, versalo nella ciotola e con un cucchiaio di legno mescola per far sciogliere bene il lievito. A questo punto aggiungi la farina con un pizzico di sale e impasta a mano o con la planetaria. Lascia lievitare un’oretta coperto con la pellicola alimentare in luogo caldo (io lo metto nel forno spento con la luce accesa) e poi dividi l’impasto in porzioni di circa 80g e realizza circa 6 serpentelli che arrotolerai a forma di “S”. Decora il centro delle due spirali all'estremità della “S” con dell'uvetta sultanina ammorbidita e lascia lievitare ancora per un'oretta su una teglia foderata con carta forno. Poi spennella con il tuorlo dell’uovo la superficie dei tuoi Lussekatter e cuoci a 200° forno statico preriscaldato per circa 20 minuti.
Santa Lucia anche in Italia
In Italia la festa di Santa Lucia, celebrata il 13 dicembre, è una ricorrenza di forte significato religioso e popolare, soprattutto in alcune regioni come la Sicilia, la Lombardia (in particolare nella provincia di Bergamo), il Veneto e alcune aree dell'Emilia-Romagna. La figura di Santa Lucia, protettrice della vista e simbolo di luce, è profondamente radicata nella tradizione culturale italiana. Qui è ricordata per il suo martirio e per il suo coraggio nel professare la fede cristiana. La sua figura è associata alla luce, poiché il suo nome deriva dal latino lux, che significa "luce", e la tradizione narra che portasse cibo ai cristiani nascosti nelle catacombe utilizzando una corona di candele per illuminare il cammino.
In Sicilia e in particolare a Siracusa, città natale della Santa, la celebrazione di Santa Lucia, nei giorni del 13 e del 20 dicembre, è solenne e spettacolare. Ogni anno si svolge una processione in cui la statua della Santa viene trasportata per le vie della città, seguita da migliaia di fedeli. La processione culmina nella basilica di Santa Lucia al Sepolcro. È tradizione consumare piatti a base di grano, come la cuccìa, un dolce a base di grano bollito, ricotta, miele o cioccolato. Questo piatto ricorda il miracolo attribuito a Santa Lucia, che salvò Siracusa da una carestia facendo arrivare un carico di grano durante una grave crisi alimentare.
Nell’angolo di Lombardia in cui vivo, nella triste pianura che divide la provincia di Milano a quella di Varese, non è usanza celebrare Santa Lucia - se non augurare buon onomastico a chi porta questo nome - ma nella bergamasca ha radici profonde nella cultura locale e si mescola con antichi rituali e usanze popolari.
Qui il culto di Santa Lucia è stato probabilmente introdotto da monaci o religiosi medievali, e ha trovato subito terreno fertile grazie alla devozione popolare. La martire è diventata col tempo una figura legata alla protezione dei bambini e delle famiglie, tanto che Santa Lucia è vista come una figura simile a San Nicola o alla Befana. Nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, si racconta che la Santa passi con il suo asinello per portare doni ai bambini buoni e carbone ai bambini monelli. Questa narrazione crea una forte attesa tra i più piccoli, che lasciano latte e biscotti per la Santa e fieno per l'asinello.
Santa Lucia incarna valori di generosità, luce e speranza, che trovano particolare eco durante i mesi bui e lunghi dell'inverno. Nelle aree della bergamasca, dove la vita rurale e le tradizioni comunitarie erano molto sentite, questa festa aiutava a unire la comunità e a rendere meno pesante il periodo invernale; oggi come allora.
Perché celebrare Santa Lucia?
La festa di Santa Lucia non è solo una tradizione scandinava, ma un invito universale a celebrare la luce, l'unione e la generosità. Preparare i Lussekatter, cantare canzoni, preparare qualche dono per i più piccini e condividere il calore della famiglia sono gesti che possono riscaldare i nostri cuori ovunque nel mondo.
Accendiamo una candela simbolo di luce e speranza, prepariamo un vassoio di Lussekatter e lasciamoci trasportare dal fascino della tradizione svedese sì, ma anche un po’ italiana. Che questa festa possa ispirarci a portare un po' di luce, di empatia e di pace nelle nostre vite e in quelle degli altri.
BUONE FESTE!
Da napoletano, sogno un giorno di essere in Svezia il 13 dicembre per sentire i cori delle ragazze intonare la versione svedese di Santa Lucia (che come canzone napoletana era dedicata al borgo marinaro di Napoli, ma che loro hanno adattato in onore della santa). Sono sicuro che mi scenderebbe più di una lacrimuccia.